Lauraurbana

SOSPESE

Ritratti
del primo Novecento
dall’archivio Boscarino

22.06 / 27.10.24

mer-sab / 16:30 – 19:30

“Sospese” è un incontro nel tempo, una rivelazione di storie dal passato. Ciò che un tempo era visibile solo ad uno sguardo oggi lo possiamo vedere tutti, entrando in contatto con i soggetti ritratti e creando una nuova maniera di osservare.

La mostra fotografica ci porta tra le pieghe del primo Novecento, un’epoca sospesa tra tradizione e modernità, catturata con maestria dai fotografi della famiglia Boscarino.

I 48 ritratti scelti per l’esposizione sono finestre aperte su vite vissute, sguardi persi in un tempo che sembra lontano ma che, attraverso l’obiettivo dei fotografi, tornano a rivelarsi. Questi ritratti coprono un periodo dagli ultimi anni dell’800 fino al 1950, abbracciando trasformazioni sociali, guerre e rinascite.

La scelta di mantenere i soggetti anonimi vuole porre l’attenzione sui dettagli di cui ciascuno di loro si fa portatore. Mostrandosi come archetipi sospesi tra passato e presente, la modernità dei gesti, i sorrisi e gli sguardi fuori dal tempo riflettono l’universalità dell’esperienza umana.

La scelta delle foto non segue nessun atteggiamento di nostalgia verso il passato ma ricerca la bellezza e l’emozione capaci di attraversare i secoli, frammenti di realtà che raccontano una storia istantanea.

La foto è un organismo vivente: nasce da granuli d’argento che germinano, fiorisce in un attimo e subito invecchia. È attaccata dalla luce, dall’umidità, impazzisce, si attenua, svanisce.

In questo scenario, la riscoperta di un archivio diventa un’opera di salvataggio e di giustizia al tempo sospeso in ogni raffigurazione, in una connessione che sfida il presente imprimendo nella continuità gli occhi di chi vede e di chi è visto.

In questo viaggio, fin dalle prime scatole impolverate, elemento centrale e suggestivo è l’immagine. Dai segni del tempo sulle lastre di vetro, fino al titolo stesso di questa mostra, tutto è partire dall’immagine.

Sospese si compone infatti di ritratti scelti senza un metodo scientifico, ma invece con fare d’artista meravigliato da icone senza nomi propri, come attori di teatro fotografati in una pausa, custodi della cultura visiva non più collocabile in un solo tempo.

Evoca uno scenario dall’immaginario, è una digressione del reale attraverso un’incursione nella creatività dei fotografi e in quella più misteriosa e complessa della macchina fotografica. Sospese fa percepire quanto la bellezza esista dappertutto, duplica la storia rendendola autentica.

Un uomo fotografa una lastra fotografica posta su una lastra luminosa.